Chi siamo

  • 1952

     

    Mio nonno, Giovanni Riccardo Nicolini, personaggio tanto stravagante quanto ambizioso, fonda il "1° SPALLINIFICIO INDUSTRIALE ITALIANO"; sono i primi anni del dopoguerra e l'Italia si sta rimettendo in moto grazie alle intuizioni ed al coraggio di uomini straordinari.

    L'ultimo piano di un edificio nel pieno centro di Torino, in Via Pietro Micca, ospita la prima sede della società.

    Da subito mio nonno viaggia instancabilmente su e giù per l'Italia mostrando con orgoglio la qualità dei primi campionari di spalline; i materiali utilizzati sono il kapok, le ovatte, la lana ed il cotone, il settore dell'abbigliamento premia velocemente la sua iniziativa tanto da permettere sin da subito l'impiego di una ventina di sarte specializzate.

    La prima grande trasformazione dell'azienda è opera di mio zio, Vinicio Nicolini.

    A cavallo tra gli anni '60 e '70 si affaccia sul mercato un nuovo materiale: il Poliuretano Espanso flessibile e ben presto se ne intuisce la versatilità; l'arredamento, complice il boom edilizio, e l'industria automobilistica diventano così la nuova attività principale.

  • 1964

     

    Nasce la "LA.MA.SI", azienda che mio zio con la collaborazione della famiglia, ed in particolar modo con il supporto di mia madre, porta ad essere un punto di riferimento per il mercato piemontese della trasformazione dei Poliuretani Espansi.

  • 1993

     

    La precoce scomparsa di mio zio segna un inaspettato cambiamento: mi trovo, a pochi anni dall'ingresso in azienda, di fronte alla grande responsabilità di dare continuità all'attività della nostra famiglia.

    Ricordo perfettamente la preoccupazione dei primi tempi ma, fortunatamente, la "gavetta", i consigli ed il costante incoraggiamento di mio padre, hanno consentito a me e a mia sorella di proseguire con la "NUOVA LAMASI" il percorso iniziato.

    All'inizio del nuovo millennio il rinnovamento è alle porte. Il mercato è in continua evoluzione ed è sempre più esigente, quindi è necessario cambiare ancora pelle e diventare "azienda di servizi".

  • 2001

     

    L'acquisizione di "BOMBÉ", altro storico trasformatore torinese ed oggi ragione sociale unificata, si rivela un passo fondamentale nel nostro processo di crescita: non solo ci consente di abbinare la mentalità industriale alla cura del particolare (grazie Elisabetta) ma, soprattutto, ci permette di rispondere con atteggiamento proattivo al cambiamento epocale del sistema lavoro.

  • 2019

     

    Siamo ai giorni nostri.

    Con la disponibilità dei nostri collaboratori, oggi parte integrante della nostra famiglia e vero patrimonio dell'azienda, non aspettiamo spinte dal mercato ma cerchiamo di accendere scintille.

    Navigando in queste pagine scoprirete il nuovo poliedrico mondo "BOMBÉ", così lontano nella forma da quello di mio nonno ma così simile nei valori e nei sogni.

    Alberto Cristaudo